Aggiornato recentemente a Aprile 3rd, 2023 alle 02:25 pm

Come essere primi su Google gratis: analizza l’intento di ricerca
Essere primi su Google è essenziale per qualsiasi azienda che voglia avere successo online. È la chiave per acquisire più clienti online e aumentare il traffico organico. Ma come puoi raggiungere questo obiettivo senza spendere una fortuna? La risposta sta nella comprensione e nell’analisi dell’intento di ricerca.
L’intento di ricerca si riferisce a ciò che gli utenti cercano quando eseguono una ricerca su Google. Comprendendo le intenzioni del tuo pubblico di destinazione, puoi ottimizzare i tuoi contenuti di conseguenza ed essere il primo su Google gratuitamente. Questo ti aiuterà a migliorare il tuo posizionamento SEO, raggiungere più potenziali clienti e ottenere il massimo dai tuoi sforzi.
Come essere primi su Google gratis: cosa cercano i potenziali clienti ?
Nel posizionamento sui motori di ricerca non ci si deve focalizzare solo sulle keyword. Ma con i nuovi aggiornamenti dell’algoritmo di Google e’ importante individuare l’intento di ricerca degli utenti. E’ fondamentale fare un analisi per comprendere quali sono i reali bisogni degli utenti. E non come si faceva 10 0 15 anni fa inserire molte parole chiave senza alcun senso logico. Questo articolo ti offre le basi per individuare l’intento di ricerca degli utenti o potenziali clienti.
Molto spesso nel domandarsi come essere primi su Google ci facciamo le domanda sbagliate. Ci concentriamo subito sulla ricerca della parola chiave e creiamo campagne pay per click con la speranza di acquisire nuovi clienti.
Ci sono altri motori di ricerca ma Google è quello più importante. Analizza sempre il comportamento degli utenti tramite Google. I loro desideri e le loro aspirazioni. Tutto ciò ti servirà per analizzare l’intento di ricerca. E sarà ancora più facile posizionare un sito su Google.
Creare un sito web, oggi è facile ma capire come farlo funzionare per salire di posizione su Google è un altro discorso. La SEO è una materia complicata e non basta qualche trucchetto preso qua e là. Per fare SEO è fondamentale essere un buon osservatore per poter analizzare la meglio la situazione che s’incontra.
Senza analizzare cosa cercano o desiderano le persone non si otterranno risultati per la propria azienda. Vediamo come fare. Per riuscire a vendere il tuo prodotto o servizio è fondamentale che i clienti potenziali trovino la tua attività online. Da qui nasce una domanda spontanea. Per aumentare la visibilità del proprio sito web è necessario investire dei soldi su Google Ads o altri pay per click ?
Senza l’analisi è completamente inutile eseguire una campagna a pagamento. Sicuramente Google Ads ti aiuta a creare una campagna target verso il tuo cliente tipo ideale. Infatti, sappiamo che la maggioranza dei consumatori prima di acquistare fa delle ricerche online. Ma non sempre la sponsorizzazione a pagamento è adatta per ogni caso.
Il posizionamento gratuito rispetto a quello a pagamento ha bisogno di più lavoro e tempo per dare risultati tangibili. Infatti, se usi una pubblicità pay per click per posizionare il tuo sito web in prima pagina è dovuto alla somma che paghi ogni al motore di ricerca per click.
Il posizionamento a pagamento è artificioso. Quando si smette di pagare, il sito web non avendo un posizionamento naturale viene messo da Google nei meandri più bui del web. Questo è sopratutto vero quando di parla di visibilità gratis per un’azienda di consulenza che deve proporre i propri servizi a nuovi potenziali clienti.
Il posizionamento organico ti consentirà di avere una buona visibilità online nel medio e lungo periodo. Per raggiungere un buon posizionamento organico è necessario produrre contenuti di qualità che saranno utili ai tuoi potenziali clienti. E non cercare di vendere come potrebbe essere naturale fare.
Ma come essere primi su Google ? Ti faccio un esempio per capire meglio. Ammettiamo che ha uno studio di commercialista. E ogni anno fai le denunce dei redditi. Potresti scrivere un ebook che tratta di quell’argomento. E magari inserire nelle pagine una frase di questo tipo: se vuoi ti possiamo aiutare noi. Quando scrivi un contenuto ricorda il motore di ricerca rileva gli errori di grammatica e di ortografia penalizzando il sito web.
Un esempio ti può capire come migliorare il posizionamento su Google. Ammettiamo che ha uno studio di commercialista. E ogni anno fai le denunce dei redditi. Potresti scrivere un ebook che tratta di quell’argomento. E magari inserire nelle pagine una frase di questo tipo: se ti trovi in difficoltà ti possiamo aiutare.
Scrivere l’ebook ti permette di essere autorevole di fronte ai potenziali clienti. Dimostri di conoscere come fare una denuncia dei redditi. Per fare ciò, devi creare un modulo informazioni o una landing page. In cui i potenziali clienti inseriranno la loro email per scaricare l’ebook: e otterrai il contatto con cui comunicare con loro.
Dare qualcosa di utile, come un ebook, è fondamentale per fare link building. Perché questo tipo di risorsa, come il video, l’infografica, attirano link utili per migliorare la link popularity del sito web.
Per Google questi link sono come una citazione di apprezzamento, un voto positivo. E il motore di ricerca lo considera un feedback molto importante. Ma tutto ciò non basta ancora per raggiungere un posizionamento organico.
È necessario costruire la struttura di un pagina web. Per far si che gli spider del motore di ricerca capiscano di cosa parla la pagina web. In modo da catalogarla nell’indice corretto del motore di ricerca.
Inoltre, è importante essere in grado di scrivere titoli accattivanti per convincere il lettore a spendere il suo tempo prezioso nel tuo contenuto. Un altro fattore importante è l’intenzione di ricerca dell’utente. È inutile basarsi solo sulla keyword. Devi sviluppare delle keyword partendo da quella principale.
Come essere primi su google: intercettare le intenzioni di ricerca
Lo scopo di tutti i contenuti web è di soddisfare l’intenzione di ricerca dell’utente. L’intento dell’utente è l’azione per cui un generico utente esegue una ricerca sul motore di ricerca. Questa ricerca è collegata alla necessita che l’individuo ha di soddisfare i propri tramite il motore di ricerca.
I più importanti intenti (detti anche search intent) degli utenti che usano il motore di ricerca si dividono in:
- informativo: il bisogno della persona si puo soddisfare direttamente attraverso l’informazione stessa. Se ad esempio, una persona cerca delle news, l’orario di apertura di un ufficio pubblico o il modo come pagare le tasse si parla di intento informativo.
- Navigazionale: prende in considerazione tutti gli utenti che sanno già dove andare. Spiegato ancora più semplicemente, sanno già a priori quali sito vogliono visitare per compiere una conversione.
- Transazionale: in questo caso il bisogno dell’individuo è soddisfatto indirettamente. Infatti, l?informazione e? solo un obiettivo intermedio che permette di raggiungere lo scopo finale. Ad esempio, quando un potenziale cliente ha necessita di acquistare un prodotto per soddisfare un bisogno (o risolvere un problema). Come si comporterà ? Sicuramente cercherà informazioni su dove si vende quel determinato prodotto. E probabilmente cercherà un prezzo a lui vantaggioso. Un altro esempio interessante è trovare delle informazioni per prenotare una vista da un medico.
- Commerciale: prende in considerazione tutti quegli utenti che non sono ancora pronti ad acquistare un bene o servizio. Ma cercano informazioni sui vantaggi e svantaggi nell’usare quel prodotto o servizio. Inoltre, fanno comparazioni tra i servizi proposti dalle aziende.
Facciamo subito un esempio per comprendere meglio.
Prendiamo come parola chiave la città di Siena. Questa parola chiave non fa capire immediatamente l’intento di ricerca dell’utente. Chi effettua questa ricerca tramite il motore di ricerca si trova in una situazione molto ambigua.
Vediamo come si comporta il motore di ricerca in questo caso. Il motore di ricerca può prendere in esame tutta la cronologia di tutte le ricerche precedenti eseguite dall’utente per capire le sue intenzioni di ricerca.
Se la ricerca non è soddisfacente il motore di ricerca analizzerà anche tutte le precedenti ricerche, eseguite dagli utenti che hanno usato quella keyword. Come si vede da questo paragrafo nell’ottimizzazione di un sito web non ci può basare solo sulle keyword. Ma è necessario creare delle combinazioni che soddisfano un intento di ricerca.
Quando il motore di ricerca non riesce a comprendere la user intent effettua una stima sul probabile interesse dell’utente. Egli fornisce un insieme di risultati non eterogenei dell’argomento richiesto dall’utente.
Infatti, il motore di ricerca che elabora un query (ricerca) generica fornisce risultati con link a siti web istituzionali della città di Siena. E prende anche in considerazione i siti web delle guide turistiche e quelli delle prenotazioni online.
In questa maniera il motore di ricerca lascia a l’utente di scegliere il percorso che soddisfa la sua richiesta. Per capire cosa sia l’intenzione di ricerca è necessario comprendere la differenza tra query e keyword.
L’ottimizzazione SEO è essenziale per tutti coloro che hanno un business online che vogliono essere primi su Google per attirare più clienti online. Per ottenere il massimo dal posizionamento SEO, è importante analizzare l’intento di ricerca e capire cosa sta cercando il tuo pubblico di destinazione.
Analizzando l’intento di ricerca, puoi determinare quali parole chiave sono più pertinenti per la tua attività e ottimizzare il tuo sito Web di conseguenza. Questo ti aiuterà a ottenere il massimo dal posizionamento SEO e ad aumentare le tue possibilità di apparire per primo su Google quando gli utenti cercano termini correlati. Inoltre, comprendendo cosa cercano gli utenti, puoi creare contenuti che soddisfino le loro esigenze e li aiutino a trovare ciò di cui hanno bisogno più velocemente.
Le query sono le milioni di ricerche che tutti gli utenti fanno nel mondo tutti i giorni. Detto più semplicemente sono tutte le parole che digitiamo sulla barra di ricerca di tutti i motori di ricerca.
Le keyword sono pure astrazioni del termine collegato durante la ricerca degli utenti. Spiegato più semplicemente. Le parole chiave sono una collezione di intenzioni di ricerca.
Nasce l’esigenza di trovare le combinazioni che si ottengono dalla keyword principale. Se prendo pasta ragù come parola chiave principale. E la digito sulla barra di ricerca di Google. Questo è il risultato che ci dà il motore di ricerca.

Questo è uno strumento SEO, che si chiama Google Suggest è ‘utile per comprendere l’intenzione di ricerca dell’utente. Ma non il tuo lavoro non è ancora finito. Ci sono altri strumenti di posizionamento SEO gratuiti e a pagamento che ho presentato in altri articoli del blog.
Non molti sanno che Google ha degli operatori adatti a individuare la keyword difficulty. Ancora oggi molto utili. Questi operatori hanno l’obbiettivo di farti scoprire la keyword difficulty. Essa è capacità di posizionare un contenuto con tale keyword principale data l’enorme concorrenza dei nostri concorrenti.
Questi operatori è consigliabile usarli in anonimo con il tuo broswer preferito Firefox, Chrome, Chromium e altri.. Per fare questo è sufficiente uscire dal proprio account Google oppure aprire una finestra in anonimo.
Altrimenti, saranno visualizzati anche le ricerche che hai fatto. Questo è lo schema da seguire:
- allintitle:pasta ragù: Google ti fa vedere il numero di pagine che hanno nel title la keyword pasta ragù.
- allintext:pasta ragù: Google ti fa vedere il numero di pagine che hanno nel testo la keyword pasta ragù.
- allinurl:pasta ragù?: Google ti fa vedere il numero di pagine che hanno nel url la keyword pasta ragù.
- allinanchor:pasta ragù : Google ti fa vedere il numero di pagine che hanno nell’anchortext la keyword pasta ragù.
Il metodo che ti ho appena proposto è manuale ma e ancora valido per individuare la parola chiave con meno concorrenza e con un volume di ricerche mensili soddisfacente. Anche 110 visite mensile se il sito ha un basso dominio di autorità. Ma se lo trovi molto macchinoso di consiglio di provare uno strumento professionale per la SEO come SEMrush. Prova tutte le funzioni SEMrush per 7 giorni gratis.
Adesso passiamo a un altro esempio prendendo in considerazione la keyword pesto di noci. Prima vediamo cosa accade se digitiamo la parola chiave in Google Suggest:

Digita nella barra di ricerca la tua parola chiave preceduta dagli operatori del motore di ricerca.:
- allinurl:pesto di noci: Google ti mostra il numero di pagine che hanno pesto di noci nella url,
- allintitle:pesto di noci: Google ti mostra il numero di pagine che hanno pesto di noci nel titolo,
- allintext:pesto di noci: Google ti mostra il numero di pagine che hanno pesto di noci nel testo,
- allinanchor:pesto di noci: Google ti mostra il numero di pagine che hanno pesto di noci nell’anchor text.
Adesso che abbiamo gli strumenti proviamo a capire quali sono le intenzioni di ricerca. Naturalmente questo metodo non è preciso. Ma può dare una chiara indicazione su quello che le persone cercano.
Analizziamo i dati con ogni singolo operatore. Prendiamo come esempio l’operatore allintitle: allintitle:pasta ragù. L’operatore allintitle ci mostra le pagine in cui è presente il title. Vediamo i risultati dati da Google.

Esaminando la pagina web si capisce fin da subito quattro cose:
- gli utenti cercano la ricetta del ragù e le sue varianti.
- gli utenti cercano come si prepara il ragù e le sue varianti.
- Google considera pasta ragù nella sua versione classica.
- 11.500 pagine hanno nel titolo la parola chiave pasta ragù. Questa non e’una metrica del tutto perfetta. Ma ci fa capire quanto sia difficile arrivare nelle prime 10 posizioni.
Allora, come è possibile ottenere una keyword meno competitiva ?
Il primo passaggio è di usare una keyword middle tail (chiave a coda media). Le keyword middle tail sono parole composte come per esempio pasta al ragù. Lo scopo è quello di diminuire la concorrenza. Anche se hanno una ricerca inferiore facilitano il posizionamento di un contenuto. Ancora una volta digito l?operatore allintitle:pasta al ragù su Google. Questi sono i risultati.

Lo stesso ragionamento si può applicare con la keyword long tail. Questo tipo di keyword è composta di solito da 3 o 4 parole. Il campo di ricerca diventa più specifico e le ricerche diminuiscono. Ma consentono di posizionare un contenuto con minore difficoltà. Inoltre, permette di raggiungere lettori interessati a quel tipo di contenuto con più facilità.
Ti devi imprimere nella testa che non otterrai dei risultati in 2 o 3 settimane. Non salirai velocemente la SERP di Google. Questo accade perché per diventare autorevole agli occhi di Google e dei clienti potenziali ci vuole del tempo. È necessario unire le tecniche SEO e le strategie del Content Marketing per raggiungere i risultati sperati. Quindi armati di pazienza e impegno e raggiungerai tutti i tuoi obbiettivi.
Come essere primi su Google analizzando l’intento di ricerca: conclusione
Ogni azienda vuole essere la prima su Google gratuitamente. Essere primi su Google significa essere in cima alle classifiche dei motori di ricerca e che i tuoi clienti possano trovarti facilmente. Per raggiungere questo obiettivo, è importante comprendere e analizzare l’intento di ricerca. Sapere cosa cercano i tuoi clienti online e come utilizzano i motori di ricerca può aiutarti a ottimizzare il tuo posizionamento SEO e aumentare la tua visibilità su Google. Con una conoscenza approfondita delle intenzioni del cliente, puoi creare contenuti su misura per le loro esigenze, aiutandoti a posizionarti più in alto nei risultati di ricerca. Ottimizzando il tuo posizionamento SEO, puoi essere primo su Google gratuitamente e attirare più clienti online.