come creare un’app senza saper programmare

Aggiornato recentemente a Aprile 28th, 2023 alle 04:09 pm

creare app Android senza saper programmare

come creare un’app senza saper programmare

Per programmare Android, la tua App senza alcuna conoscenza di codifica o programmazione è ora possibile con l’aiuto delle app builder free online. Questi servizi consentono agli utenti di creare app senza dover imparare alcun linguaggio di programmazione. Forniscono modelli e funzionalità che rendono facile per chiunque creare la propria app Android in pochissimo tempo.

Da aziende, startup e privati, molte persone stanno approfittando di questi servizi online per creare app Android gratis senza alcuna competenza di programmazione. Con questi strumenti online, gli utenti possono creare App Android senza programmare facilmente. Per progettare e sviluppare un’app da zero o personalizzare un modello in base alle proprie esigenze.

In questo articolo parleremo di 9 di questi servizi online che consentono di creare App Android senza programmare agli utenti di creare app Android senza conoscere alcun linguaggio di programmazione. Discuteremo anche di come utilizzare questi servizi per creare la tua applicazione per la piattaforma Android.

Come creare un’app senza saper programmare Abbracciate i costruttori di app no-code

Anche se i costruttori di app no-code potrebbero non darvi il livello di controllo creativo che offre la programmazione tradizionale di applicazioni mobili, stanno diventando sempre più sofisticati e vale la pena provarli. Anche se non avete alcuna esperienza di programmazione, dovreste essere in grado di costruire applicazioni mobili completamente funzionali e robuste, alcune delle quali possono essere monetizzate.

Anche se la maggior parte dei creatori di app no-code sono servizi premium, il prezzo che dovrete pagare è di solito una frazione di quello che dovrete pagare a uno sviluppatore di app mobili per fare lo stesso lavoro. Tuttavia, se si tratta di creare applicazioni per un’azienda di grandi dimensioni, soprattutto se si tratta di applicazioni critiche per le operazioni principali, è meglio ricorrere all’aiuto di sviluppatori di app professionisti.

Costruite un’app mobile senza bisogno di codici con queste 11 piattaforme

Quando si pensa di realizzare un’applicazione mobile per la propria azienda, entrano in gioco diversi fattori.

I fattori principali sono il costo e l’approccio. Non è economico assumere uno sviluppatore che costruisca un’app per voi, anche se assumete qualcuno con un’esperienza non proprio professionale.

E quanto più complessa è l’applicazione mobile di cui avete bisogno, tanto più costosa sarà a lungo termine. Per questo motivo, cercare un modo per costruire da soli la vostra applicazione mobile potrebbe essere una valida alternativa. Fortunatamente, la tecnologia del software si sta evolvendo a un ritmo così rapido da rendere possibile la creazione di un’applicazione mobile senza conoscenze preliminari di codifica.

Tuttavia, potreste chiedervi: “Questo non limita la mia capacità di creare un’applicazione mobile dinamica e ricca di funzionalità?”. Credo che ci siano molte risposte a questa domanda, quindi cerchiamo di analizzarla.

L’evoluzione dei costruttori di app mobili

Qualche anno fa, la costruzione di app per dispositivi mobili tramite i builder non era esattamente la strada più affidabile da percorrere. Il motivo è che non si poteva costruire nulla di più di un’app statica, senza funzioni dinamiche.

Oggi non è più così. Infatti, l’ultima generazione di costruttori di app per dispositivi mobili consente estensioni, widget dinamici e funzioni semplificate in tempo reale. E, nella maggior parte dei casi, i piccoli imprenditori non hanno bisogno di molto di più.

L’esempio qui sopra mostra come sia possibile incorporare un intero canale YouTube all’interno della propria app mobile. Invece di aggiungere nuovi video manualmente, l’app aggiornerà dinamicamente l’elenco dei video in tempo reale.

Potete quindi applicare la stessa metodologia anche ad altre aree della vostra applicazione.

Ad esempio:

  • Contenuto. Inviate alla vostra app i nuovi contenuti appena vengono inseriti, sia che provengano dal vostro blog, dal sistema di contenuti o da un negozio di e-commerce.
  • Notifiche push. La maggior parte dei moderni costruttori di app è ora in grado di fornire funzioni di notifica push alla vostra app mobile autocostruita.
  • Portali utente. Volete creare un luogo in cui i vostri utenti possano ritrovarsi tutti insieme? Qualcosa di simile a Instagram o Facebook? Con i più recenti costruttori di app mobili, questo è possibile.
  • Commercio elettronico. Credo che molti di coloro che cercano di costruire un’app per dispositivi mobili siano alla ricerca di funzionalità legate al commercio elettronico. Bene, buone notizie! Questo articolo tratterà dei costruttori di app che consentono di creare un intero franchising di commercio elettronico senza mai scrivere una sola riga di codice.

E, naturalmente, ci sono molti altri vantaggi e funzionalità che potete incorporare. Per saperne di più, vi illustreremo i migliori costruttori di app per dispositivi mobili presenti oggi sul mercato. Potreste rimanere sorpresi da quanto siano capaci questi costruttori e da quanti milioni di persone costruiscano applicazioni mobili in questo modo.

Diamo un’occhiata più da vicino.

Come creare un app Android da zero

Avere un’idea innovativa per un’applicazione è intrigante. La sensazione che si prova quando si inizia a vedere le cose con chiarezza non ha prezzo.

È arrivato il momento di dare vita alle vostre idee. Quindi la domanda successiva è: come realizzare la mia applicazione mobile?

Creare applicazioni Android può essere facile se si sa come fare. Ci sono molti strumenti disponibili per creare tali applicazioni da soli. Tuttavia, è davvero così semplice come sembra?

Per poter rispondere a questa domanda, spiegheremo il processo di creazione di un’applicazione Android. Iniziamo!

Creare un’applicazione non è esattamente qualcosa che la maggior parte delle persone sa fare. Inoltre, ci sono molti aspetti da tenere a mente prima di iniziare il processo di sviluppo.

Ed è proprio per questo che è di vitale importanza sapere quali sono i passi esatti da compiere. Questi passaggi sono utili anche se usate i servizi proposti in questo articolo.

Fase 1: Definire l’idea

Prima di tutto, è importante pensare a tutte le funzionalità che si vogliono includere nella propria applicazione. Chiedetevi quale sarà la funzione principale dell’applicazione e quale problema dovrà risolvere.

In altre parole, perché l’utente ha bisogno della vostra applicazione e perché dovrebbe continuare a usarla dopo averla scaricata?

Inoltre, è consigliabile cercare i concorrenti e analizzare quali tipi di app simili alla vostra sono già presenti sul mercato. Continuate a sviluppare la vostra idea finché non avrete qualcosa di valido.

Fase 2: creazione di mockup

Una volta che sapete come volete che sia la vostra applicazione, mettetela su carta. Non è necessario essere esperti per creare semplici schizzi (mockup) per mostrare come funzionerà l’app e come l’utente navigherà all’interno dell’applicazione. Saranno i servizi online proposti in questo articolo a creare in automatico il mockup con lo stile da te scelto.

Tenete presente che il design deve essere semplice e intuitivo. Se l’utente non capisce come funziona o non sa dove cliccare, probabilmente smetterà di usarla.

Fase 3: monetizzazione

Come pensate di guadagnare con la vostra app? A questo punto, dovete decidere se le persone dovranno pagare per scaricare la vostra app, se includerà pubblicità o se ci sarà un abbonamento, ecc.

Fase 4: Sviluppo

È arrivato il momento che gli sviluppatori facciano la loro magia. In questa fase è fondamentale determinare la portata del progetto. Questo include le diverse fasi e la durata totale del progetto.

Inoltre, si raccomanda di definire la tempistica del processo di sviluppo, che comprende una pianificazione per fasi. In questo modo saprete esattamente quando è necessario convalidare il lavoro in corso.

Fase 5: il lancio

Se avete deciso di creare un’applicazione Android da soli, dovete sapere che per distribuirla dovete registrarvi come sviluppatori nel Google Play Store e attendere l’approvazione.

Per essere sicuri che la vostra applicazione non passi inosservata, è fondamentale lavorare sul suo posizionamento nel Play Store. L’applicazione di una strategia ASO può aiutare a farsi trovare dai potenziali utenti e ad aumentare il numero di download.

Fase 6: Promozione

Ogni mese vengono lanciate migliaia di nuove app nell’App Store di Apple e nel Play Store di Google. Ed è proprio per questo che è essenziale eseguire efficaci strategie di marketing per le app mobili.

Distinguersi dalla massa non è mai stato così difficile. A seconda del budget a disposizione, è consigliabile risparmiare un po’ di denaro per sviluppare un piano promozionale.

Il marketing delle app mobili consiste nell’interagire con gli utenti dalla prima volta che sentono parlare della vostra app fino a quando non diventano utenti fedeli. È importante attirare nuovi utenti, ma ancora più importante è trasformarli in fan. Ho riassunto tutto in un’infografica.

Come programmare app Android senza saper programmare

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Creare app Android senza programmare: servizi online

Se non hai molto budget ed hai bisogno di un app per la tua azienda ci sono delle soluzioni alternative alla programmazione. Le soluzioni che ti propongo si basano su un page builder. Sara’ la software house a programmare e compilare il codice necessario. Non e’ possibile fare molte personalizzazioni. Sono previste solo quelle impostate dalla piattaforma web. E non avranno mai la velocita’ di caricamento e l’estetica ricercata che puo’ avere uno sviluppo android professionale

Ti indico una lista di piattaforme web dove e’ possibile creare un app da zero senza la necessita’ di essere un programmatore professionista:

  1. Good Barber,
  2. Swiftic,
  3. AppMkr,
  4. Tilde App,
  5. Adalo,
  6. Buildfire,
  7. Thunkable,
  8. AppInstitute
  9. Andromo.

Non sarà necessario usare Android Studio e Java per svilupparle. Puoi anche pubblicare la tua app su Google Play. In questo modo, tutti colori che sono interessati a quello che offri potranno scaricarla.

Ti indico subito che per poter pubblicare e renderla attivo e’ necessario pagare un abbonamento che di solito e’ annuale. Inoltre, per pubblicare su Google Play e’ necessario pagare una volta all’ anno la somma di 25 €. Passiamo a conoscere questi strumenti che ti faciliteranno la vita.

1. Good Barber

good barber

Good Barber e’ uno tra i migliori servizi online per creare app android senza conoscere niente di programmazione. E’ necessario fare un account gratuito. Good Barber ti consente di fare una prova gratuita di 30 giorni. In modo, da conoscere tutti le caratteristiche del loro prodotto come l’interfaccia, i pulsanti ed il page builder per costruire l’app graficamente in modo intuito. Seguendo il concetto di programmazione ad oggetti usata ad esempio con Java. Ma semplificata sotto ogni aspetto.

Alla fine del periodo di prova puoi decidere se acquistare il loro abbonamento pagato annualmente (circa 32 € al mese) e continuare a lavorare con loro. Si hanno tutti gli strumenti necessari per pubblicare la tua app:

  • nome dominio personalizzato,
  • sicurezza certificato SSL,
  • traffico illimitato,
  • download illimitati.

Oltre all’app native, ovvero simile ad un’applicazione Android classica e’ anche possibile creare una Progressive Web App (PWA). E’ possibile eseguirla su dispositivi mobile (Android e Ios), su computer desktop.

Good Barber comprende anche:

  • app nativa iOS sviluppata in C,
  • app Android sviluppata in Java,
  • PWA sviluppato in Angular e compatibile con ogni browser web,
  • interfaccia semplice da gestire,
  • app aggiornate,
  • supporto di un esperto.

Ma offre ancor di piu ha oltre 500 funzioni fra cui:

  • notifiche push,
  • CMS (per creare un’immagine, video, testo, suono o altro),
  • collegamenti universali,
  • accesso automatico,
  • pagamento con un clic, 
  • carrello permanente,
  • avviare il tuo canale di chat per chattare con gli utenti
  • e molto altro da scoprire.

Ha un’altra chicca interessante.Ha la funzione UGC (User Generated Content) che permette agli utenti della app di essere coinvolti nello sviluppo dei contenuti

2. Swiftic

swiftic

Swiftic e’una soluzione molto utile per coloro che hanno un’attività commerciale. Questo servizio consente di sviluppare la propria app senza la necessita di conoscere nessun linguaggio di programmazione. Il servizio offre dei template che si possono modificare secondo le proprie esigenze.

Si trovano template per app che riguardano:

  • menu per ristoranti,
  • servizi per bar,
  • cataloghi,

e tutto quello di cui hai bisogno per portare avanti il tuo business aziendale.

Questo servizio non ha un piano di prova come il precedente. Infatti, e’ necessario fare l’iscrizione pagando l’abbonamento annuale (48 € mensili). Ma consente di provare il servizio per 30 giorni con la possibilità di recedere con la clausola soddisfatti o rimborsati.

3. AppMkr

appmkr

AppMkr e’ un altro servizio per programmare la tua app Android. Ha oltre 3 milioni di utenti che gradiscono questo servizio. Bastare spostare i blocchi con il mouse per iniziare a creare.

E’ più spartano dei precedenti e costa anche molto di meno. Consente di sviluppare la tua app in 20 minuti circa. Ha un emulatore Android per verificare il funzionamento della tua app.

Il modo di usare questo servizi e’ molto semplice. Infatti, ogni funzione e’ un blocco che si può spostare dove più’ ci piace. Questi blocchi sono suddivisi in categorie:

  • social,
  • multimedia,
  • e-commerce,
  • contatto,
  • informazione.

Se per esempio scegli il blocco social puoi aggiunegere:

  • elenchi di directory,
  • schede di profilo,
  • moduli,
  • cartelle utente,
  • e tanto altro.

Puoi personalizzare ogni funzione a seconda della pagina di destinazione. Inoltre, questo servizio ti offre assistenza gratuita per pubblicare la tua app su Google Play o App Store

Rispetto ai precedenti servizi puoi creare gratuitamente una Progressive Web App in HTML5 puoi avere un app nativa per Android o Ios risolvendo 2 problemi. La app sarà visualizzabile come app e attraverso il browser. Per app nativa i prezzi partono da 14 € al mese (con fatturazione annuale). i

4. Tilde App

tilde app

Tilde App consente di sviluppare app Android e Ios senza il bisogno di essere programmatori professionisti. Tutte le app sviluppate sono facilmente integrabili in ogni sito anche attraverso il noto CMS WordPress. Per far si che gli utenti leggano gli aggiornamenti della tua azienda. Consente anche di avere notifiche push.

Questo servizio offre anche dei consulenti per valute l’app da te sviluppata. E per generare il file necessario per pubblicare le app negli App Store. Questo e’ un servizio piu costoso circa 199 € + IVA a cui dobbiamo aggiungere:

  • pubblicare l’app su App Store al costo di 299 € + IVA
  • pubblicare l’ app su Google Play al costo di 199 € + IVA

5. Adalo

adalo

Adalo ha un piano gratuito ma molto limitato. Consente di avere la Progressive Web App ma non l’app nativa. Per poter pubblicare la propria App in Google Play o App Store e’necessario passare al piano a pagamento professionale.

Questo servizio ti aiutate a creare la tua app con procedimenti molto semplici. Puoi aggiungere in modo automatico la configurazione del database e le interazioni.

Se possiedi di un API può essere integrata nell’app. Con un clic poi attivare la versione reale della tua applicazione su gli app store di Googe e Ios.

Come vi sentite quando sentite parlare di progettare le vostre applicazioni mobili senza alcuna competenza di codifica?

Incredibile, vero?

Adalo fa proprio questo, aiutandovi a progettare nuove app e a trasformarle in realtà con semplici passaggi. Sono finiti i tempi in cui si aveva bisogno di uno sviluppatore per la progettazione e lo sviluppo. Sarete in grado di controllare completamente il vostro design utilizzando componenti drag-and-drop.

Con Adalo, avrete la libertà di aggiungere automaticamente la configurazione del database e le interazioni. Se avete un’API esistente, Adalo si integrerà con la stessa. Con un solo clic, sarete in grado di lanciare la versione reale delle vostre applicazioni mobili sugli application store per Android e iOS.

Tra le varie cose che si possono fare con Adalo ci sono:

  • La scelta di un prototipo e la creazione di una vera e propria app attraverso fogli di calcolo e database.
  • Trascinare e rilasciare i blocchi di costruzione utilizzabili per creare l’interfaccia dell’app
  • Collegare tutte le pagine tra loro senza perdere un colpo
  • Scegliere i propri elenchi tra elenchi di schede, elenchi semplici, creare il proprio o griglie di immagini
  • Aggiunta di moduli, calendari, opzioni di pagamento e molto altro ancora.

Ma non finisce qui. E’ possibile progettare la propria dashboard per aggiornare i dati in modo automatico per ogni utente. Si possono mettere insieme le icone per migliorare la navigazione utente.

Sono presenti molte forme e dimensioni differenti per:

  • icone,
  • pulsanti,
  • immagini,
  • e altro.

Per di più, puoi anche inserire:

  • notifiche push per diversi utenti,
  • autentificazione utente,
  • azioni del dispositivo.

Inoltre, hai la possibilità di configurare le relazioni tra gli oggetti in uso e gestire tutti i dati utente nel modo più efficiente possibile. È possibile creare anche delle equazioni da inserire nelle app.

Oltre a tutto questo, è possibile progettare il proprio cruscotto per aggiornare automaticamente i dati di ogni utente. Inoltre, è possibile aggiungere icone per facilitare i clienti utilizzando le barre di navigazione. È possibile utilizzare forme e dimensioni diverse per le icone, i pulsanti, le immagini, ecc. e aggiungere del testo.

Inoltre, è possibile aggiungere notifiche push per utenti specifici, autenticazione dell’utente e azioni del dispositivo. Inoltre, è possibile stabilire relazioni tra gli oggetti e gestire in modo efficiente i dati degli utenti; con Adalo è possibile anche creare equazioni. Infine, è possibile collegare più app con un unico database condiviso.

Iniziate a progettare le vostre applicazioni mobili gratuitamente, oppure scegliete un piano esistente a partire da 50 dollari al mese.

6. Buildfire

buildfire

La caratteristica che salta subito agli occhi di Buildfire e’ il sistema di plugin. Tutte le app create con questo servizio funzionano con plugin e widget. Questi elementi soddisfano tutte le esigenze. Per esempio, hai bisogno di un app per un e-commerce ? Hai diverse opzioni tra cui scegliere:

  • Shopify,
  • Square,
  • Paypal,
  • e altre integrazioni.

L’ interfaccia per la creazione delle app e’ molto semplice. Inizia dalla pagina principale ed aggiungi tutte le pagine di cui hai bisogno. Con molta semplcita puoi aggiungere:

  • contenuti al blog,
  • profili utente,
  • notifiche push,
  • e tanto altro.

Se vuoi accellerare la costruzione della tua app Buildfire mette in campo molti template pronti all’uso.

Ogni funzione della piattaforma e’ spiegata attraverso video tutorial o leggendo i varti articoli presenti nel loro Corporate Blog. Inoltre, BuildFire crea per i propri clienti dei webinar su tutte le tipologie di app che e’ possibile sviluppare con la loro piattaforma.

Questo servizio e’ abbastanza costoso con pagamento annuale:

  • il piano base a 89 $ mensili e’ adatto per tutte le esigenze aziendali di base,
  • il piano professional a 149 $ mensili ha delle funzioni aggiuntive rispetto al piano base come: acquisti attraverso l’app e notifiche push,
  • il piano enterprise a 499 $ mensili che offre tutte le funzionalita presenti su Buildfire.

Creare un’app Android senza conoscere la programmazione è ora più facile che mai. Con l’aiuto dei servizi online, puoi creare un’app in pochissimo tempo e senza alcuna competenza di programmazione.

Questi servizi online forniscono una piattaforma per creare facilmente app Android senza programmazione. Puoi usarli per creare app per scopi diversi come affari, intrattenimento, istruzione e altro. La parte migliore è che non è necessaria alcuna conoscenza preliminare della codifica o dello sviluppo per iniziare. Tutto ciò di cui hai bisogno è un’idea e il servizio giusto per realizzarla!

 7. Thunkable

Thunkable

Thunkable ha un fuzionamento differente rispetto ai precedenti servizi. La sua interfaccia e’ ispirata a Scratch. Forse qualcuno se lo ricorda se ha iniziato a programmare. Infatti, sono i blocchi che permettono di costruire l’app.

Thunkable progetto

Questo offre il vantaggio di sviluppare rapidamente le app mobili ma consente anche di conoscere dei trucchi per migliorarle. Le applicazioni si creano con molta facilità.

8. AppInsititute

AppInsititute

AppInsititute e’ un servizio che aiuta circa 200.000 utenti nel mondo a sviluppare la propria app senza saper programmare. Tutte le fuzionalita del loro servizio sono orientati alle piccole imprese. Se sei un piccolo imprenditore con un piccolo budget questo servio fa al caso tuo.

La caratteristica che l’ha portata al successo e’ la facilita’ di creare app da zero senza avere nessuna conoscenza di programmazione per ogni tipo di esigenza.

Progettare la tua app con questo servizio si riassume in 4 passaggi. Inoltre, consente molte personalizzazioni:

  • scelta template: i template sono basati sul framework Bootstrap. Questo framework consente di sviluppare applicazioni per siti web e app in modo piu’ veloce. In questo caso non e’ necessario integrare la sua libreria. E’ gia’ tutto pronto all’uso. Questo servizio copre molte aree di interesse come sport, ristoranti e altri tipi di servizi,
  • inserire elementi del proprio marchio: quando hai creato il tuo tema puoi inserire tutti gli elementi che appartengono al marchio aziendale. Come per esempio il logo, i collegamenti ai socil media. E tutto quanto che ricorda e si riferisce all’azienda,
  • personalizzazione contenuti: e’ possibile personalizzare ogni elemento. Dall’ordinare le pagine ai testi. Ogni personalizzazione viene creata in un’ intefaccia utente personalizzata,
  • pubblicazione: le app sviluppate con questo servizio si pubblicano immediatamente.

Una caratterstica che i precedenti servizi non hanno e’ che AppInstitue addebita il costo del servizio soltanto quando decidi di pubblicare la tua app.

Il piano biase e’ Business Lite con il costo di 59 $ ogni mese. Il pagamente avviene in una sola soluzione ogni anno.

9. Andromo

andromo

Andromo ti aiuta a sviluppare app soltanto per la piattaforma. Il suo sucesso e’ dovuto ad una progettazione orientate al sociale. Non solo consente di creare risorse utilie. Ma permette ai tuoi lettori di interagire con quello che proponi.

Questo servizio copre un’ ampia gamma di servizi richiesti dalle aziende. Per di piu’, sviluppa le app in codice nativo Android. E si pubblica l’app su Google Play senza tanti problemi.

Andromo e’ anche conosciuto per la sua funzione di guadagno. Ti concesente di guadagnare attraverso la propria rete pubblicitaria e quella di AdMob ogni volta che pubblichi nuove app.

Il prezzo parte da 8 $ al mese (pagamento annuale) con il piano Hobbyst.

10. AppyPie

Sebbene non manchino gli strumenti per la creazione di software no-code e low-code, solo pochi offrono la semplicità e la facilità d’uso di AppyPie. La piattaforma ha tutte le carte in regola per essere utilizzata per creare un’applicazione Android decente.

Per creare un’app Android o iOS di valore senza competenze di programmazione, è necessario accedere a servizi come cloud storage, plugin di autenticazione, chatbot e altri servizi plug-and-play di terze parti. AppyPie integra centinaia di applicazioni di terze parti nel suo servizio, rendendo facile inserirle direttamente nella vostra applicazione con pochi pulsanti.

AppyPie dispone anche di un sistema integrato di analisi e gestione degli utenti. Questo vi dà un’idea dell’andamento della vostra applicazione e vi permette di gestire i vostri utenti con poco sforzo.

C’è anche la possibilità di monetizzare la vostra applicazione attraverso piattaforme pubblicitarie come AdMob di Google e le reti pubblicitarie di Facebook. Sebbene AppyPie sia un servizio premium, avrete a disposizione una prova gratuita di sette giorni per valutare se vale la pena pagare la piattaforma. Una volta impostato tutto, dovreste essere in grado di accedere a un file APK del vostro progetto o al suo equivalente per iOS.

AppyPie ha aiutato più di 3 milioni di creatori a costruire un’applicazione mobile completamente funzionale con nient’altro che blocchi visivi. Oltre al supporto per Android e iOS, AppyPie offre anche funzionalità PWA (Progressive Web Apps) complete. Quindi, la vostra applicazione mobile sarà visualizzabile in un browser web come un normale sito web. Questo risolve praticamente due problemi allo stesso tempo.

Il funzionamento di AppyPie è estremamente semplice. Si parte da un’idea di applicazione predeterminata e poi ci si concentra sulle “caratteristiche” offerte da AppyPie. Tali caratteristiche fungono da elementi costitutivi dell’applicazione che si desidera costruire. A titolo di esempio, ecco alcune delle categorie in cui sono suddivise le funzionalità:

  • Sociale
  • Multimedia
  • Commercio elettronico
  • Contatti
  • Informazioni

Se optate per le funzioni sociali, potrete aggiungere elenchi di directory, schede dei membri, costruttori di moduli, cartelle di utenti e molto altro ancora. Potete personalizzare ogni funzione per le diverse pagine della vostra applicazione mobile.

AppyPie offre assistenza gratuita per la pubblicazione delle applicazioni su Google Play o Apple Store. È estremamente conveniente e offre una dashboard centralizzata per gestire tutte le esigenze delle vostre applicazioni.

11. AppmySite

AppMySite è esattamente quello che dice il nome: una piattaforma per trasformare il vostro sito web esistente in un’applicazione che potete ampliare con funzioni aggiuntive. AppMySite non è così potente o ricco di funzioni come le altre opzioni del nostro elenco. Tuttavia, è un’ottima opzione per i non addetti ai lavori che hanno bisogno di creare un’app per il proprio sito web con alcune funzionalità aggiuntive.

Riduce al minimo la barriera d’ingresso alla creazione di un’applicazione. Se avete un sito web WordPress, troverete AppMySite particolarmente utile. Dovreste essere in grado di costruire un’applicazione che potete personalizzare per soddisfare le vostre esigenze in un modo che un normale sito web WordPress non potrebbe raggiungere. Oltre ai siti web WordPress, è possibile lavorare con diversi tipi di siti web con altrettanto diversi tipi di personalizzazione disponibili.

La piattaforma è relativamente facile da usare. Dovreste essere in grado di creare le vostre app in pochi minuti dopo l’iscrizione. Naturalmente, dovrete investire più tempo nella personalizzazione se volete che la vostra app sia nettamente diversa da un normale sito web.

Il creatore di app di AppMySite aiuta tutti i proprietari di siti web a creare applicazioni mobili native senza scrivere una sola riga di codice. È possibile creare applicazioni per Android e iOS in pochi minuti e pubblicarle sugli app store. Indipendentemente dal CMS o dalla tecnologia web su cui è costruito il vostro sito, AppMySite è in grado di supportarlo.

Ecco come funziona AppMySite:

  • Connetti: Collegare il sito web e l’app con pochi clic. In questo modo i dati del vostro sito web saranno costantemente sincronizzati con la vostra app.
  • Personalizzare: Personalizzate gli elementi, le schermate e i menu nativi della vostra app per controllare completamente l’aspetto e il funzionamento della vostra applicazione.
  • Pubblicare: Quando la vostra applicazione è pronta, scaricate i file da AppMySite e inviateli agli app store. Le app costruite sulla piattaforma sono accuratamente costruite per essere approvate su Google Play e Apple App Store.

Durante il processo, sarete in grado di potenziare la vostra applicazione con una serie di funzioni premium. Alcune di queste sono:

  • Chat: Integrate il software di chat del vostro sito web con l’app e chattate con i vostri utenti in tempo reale.
  • Supporto linguistico: Permettete agli utenti di selezionare una lingua a loro scelta all’interno dell’app.
  • Notifiche push: Inviate notifiche push illimitate ai vostri clienti e utenti per tenerli sempre impegnati.
  • Monetizzazione: Collegatevi a Google AdMob e monetizzate la vostra app visualizzando annunci pubblicitari.
  • Supporto universale per i pagamenti: Supporto per qualsiasi gateway di pagamento attivo sul tuo sito web.
  • Supporto universale per le spedizioni: Supporto per tutti i metodi di spedizione sul vostro sito web.

È inoltre possibile gestire la propria applicazione all’interno di AppMySite senza alcuno sforzo. Funzioni come l’analisi, la pubblicazione automatica, la gestione degli utenti e altre ancora consentono di semplificare la manutenzione dell’applicazione dopo il lancio. È possibile iniziare con un account gratuito e fare l’upgrade in un secondo momento, quando si è pronti a pubblicare l’applicazione. I piani a pagamento partono da 3 dollari al mese.

12. Composer Pro

Pensi che sia necessario davvero imparare la programmazione per sviluppare un App ? Oggi non più grazie alla piattaforma ComposerPro sviluppata a AppGyver. AppGyver e’ una piattaforma che ti permette di creare applicazioni per ogni tipologia di dispositivo.
Con questa soluzione non avrai mai bisogno di nessun compromesso tra la qualità e lo stile della tua applicazione. Questo servizio consente di creare app senza programmare che funzionano bene in ogni tipo di dispositivo.

Programmare applicazioni Android senza saper programmare conviene ?

Adesso che abbiamo visto i vari servizi per sviluppare la propria app senza saper programmare e’ bene sottolineare che un’ app professionale e’ tutta un’altra cosa.

Infatti, in un’app professionale viene fatto uno studio di design. Per rendere l’app diversa dalle altre e per descrivere al meglio il messaggio che l’azione vuole comunicare ai suoi potenziali clienti.

Vedrai che la struttura di design che propongono questi servizi sono standard. Prima di andare a chiedere un’app professionale molto piu’ costosa (anche se migliore) chiediti se questi servizi fanno per te.

Se questi servizi risolvono il tuo problema perché’ andare a spendere più soldi. Ma ricordati sempre che l’app non e’materialmente tua. E’ legata al tuo account e all’abbonamento annuale che paghi.

Se smetti di pagare la tua quota annuale oppure la software house fallisce anche la tua app sparirà. Perché e’ la software house che ha seconda del design scelto svilupperà il codice sorgente e la compilazione per creare l’app.

Come programmare app Android: perché Android ?

Le ragioni per la sua diffusione sono molteplici ma quella più evidente è che Android è figlio di Linux. Quindi appartiene al mondo open source. Essendo open souirce ha attirato l’interesse di molti sviluppatori. Che per molti anni hanno riversato il oro impegno nel software libero.

Inoltre, questo sistema operativo abbraccia tutto quello che è stato sviluppato per il supporto allo sviluppo web, desktop e mobile. Sia nello sviluppo di pattern progettuali e di librerie software.

Ma non è sufficiente dire che esperti del settore hanno decretato il successo di Android. Questo non sarebbe stato possibile se non ci fosse stato stato un ampio riscontro dal pubblico. Per di più, Android è stato installato su diversi device mobili e con fascia di prezzo diverso.

Questo ne ha consentito un grande diffusione differenziata trasversalmente nelle diverse categorie sociali. Questa nuova organizzazione ha obbligato gli sviluppatori a curare in modo particolare ogni aspetto di adattamento alle caratteristiche dei diversi dispositivi mobili per ottenere app sempre più performanti.

Programmare App Android; SDK e l’ambiente di sviluppo

Per poter programmare app Android è necessario avere ha portata di mano tutti gli strumenti di sviluppo di questo linguaggio di programmazione. Essi si trovano con molta facilità online e sono gratuiti. Ecco gli strumenti necessari per sviluppare la tua prima applicazione Android:

  • JDK (Java Development Kit): è l’ambiente di sviluppo per la programmazione in Java. Esso è necessario per la programmazione delle App. Lo puoi scaricare dal sito della Oracle.
  • IDE (ambiente di sviluppo integrato): in questoambiente sono presenti gli strumenti necessari per il programmatore. Per la programmazione Android puoi usare Eclipse o Android Studio; entrambe queste soluzioni sono valide.

Ma non possiamo sviluppare app Android se non abbiamo l’Android SDK. Questo è il pacchetto che consente di vedere realizzati tutti in nostri programmi Android. Esso viene scaricato attraverso il download di Eclipse o Android Studio. E’ necessario un componente aggiuntivo per programmare in Android ?

Sul computer deve essere installato l’ambiente di sviluppo JDK di Java. Adesso passiamo in rassegna gli strumenti di sviluppo nativi e non nativi. In modo da farti capire le diverse metodologie di sviliuppo.

Infatti, il Java e’ il linguaggio con cui si programmano le app Android. E’ anche il linguaggio di programmazione che ha un supporto maggiore da parte di Google. La maggioranza delle app presenti su Google Play usano questo linguaggio.

Come installare Eclipse

Ti presento il primo strumento per programmare App Android. Eclipse è un strumento gratis e consente di configurare il tool con varie estensioni. Questo rende Eclipse uno stru,mento molto flessibile per gli svariati usi nella programmazione.Infatti, è possible adoperare Eclipse anche per altri linguaggi di programmazione come:

  • C/C++,
  • Java,
  • PHP,
  • ed altri.

Per programmare app Android è necessario installare il plugin chiamato strong-ADT (Android Development Tools). Come si installa Eclipse per Android ?

È sufficiente seguire questi passaggi:

  1. Scarica Eclipse: per usare questo strumento per la programmazione Android è necessario usare la versione di Eclipse pari o superiore alla 3.7.2 (chiamata Indigo); in questa versione per Java Developer andrà più che bene. Verifica sempre che l’IDE ha già installato il plugin ADT. Mentre nelle versione successive il controllo è superfluo dato che il plugin ADT è già installato.
  2. Installazione del plugin ADT: se il plugin non è presente ti fornisco i passaggi per installarlo. Eclipse viene fornito in versione stand-alone. Questo significa che non è necessario installarlo ma il pacchetto deve essere decompresso ed poi eseguito. Quando Eclipse è stato avviato per installare il plugin ADT seleziona la voce Install New Sofwtare dal menù Help. Il software apre una finestra in cui si trova il pulsante ADD (aggiungi). Grazie a questo pulsante è possibile fornire ad Eclipse l’indirizzo url per poter scarica il plugin ADT. Dopo la connessione al database di Eclipse nella finestra appare la scritta Available Software (software disponibile) in cui apparire il componente richiesto Developer Tools. Adesso è necessario spuntare la checkbox relativa all’estensione da in stallare. Fatto questo per proseguire l’installazione si preme il pulsante Next (successivamente) per scaricare il componente. Finito il download devi accettare la licenza per poter usare il plugin.
  3. Download dell’Android SDK: il plugin che è stato installato in precedenza consente di avere disponibili tutte le voci di menù relative allo sviluppo in ambiente Android all’interno di Eclipse.
  4. Collegare IDE con Android SDK: scaricato il pacchetto dell’ambiente Android deve essere scompattato nel nostro file system. Ad esempio può essere scompattato nella direttory di Eclipse. Comunque, nello scompattamento deve essere sempre indicato il path (percorso) della cartella nelle Preferences di Eclipse. Come è possibile indicare la preferenza ? Seleziona da Eclipse la voce di menù Window Preferences. Mentre nella sezione Android dell’interfaccia che viene mostrata inserire il path del Android SDK nella casella di testo SDK Location.

Programmare App Android da zero: la piattaforma Android SDK

Andiamo più in profondità nella spiegazione dell’ambiente Android SDK per programmare App Android. Come ho già detto è già installato in Android Studio o in Eclipse. E’ importante sottolineare che questo strumento è composto da molti tool, programmi, emulatori (si può creare anche un’emulatore personalizzato), piattaforme per ogni versione Android e tanto altro.

La sua struttura non è immutabile e viene sempre gestita attraverso il programma Android SDK Manager. E’ avviabile da Eclipse e da Android Studio. Questo Manager permette al programmatore di scegliere le piattaforme e gli strumenti presenti nel SDK più adatti per il progetto in fase di sviluppo.

E tutto questo con un paio di download e qualche clic per installare e scompattare il pacchetto. Tutto ciò indipendentemente dal sistema operativo Windows, Mac, distro Linux. Per di più l’ambiente di sviluppo Android non ha bisogno di molte operazione per essere subito operativo e per programmare app Android.

Alternative allo sviluppo nativo

Per programmare App Android la vita degli sviluppatori e’ semplificata grazie a:

  1. strumenti gratuiti,
  2. e creazione dell’ambiente di lavoro con pochi clic.

Di solito, chi si appresta a programmare con un nuovo linguaggio di programmazione si scoraggia facilmente. Naturalmente è necessario avere le competenze di base per poter approcciare un progetto di programmazione seppur minimo. Questo è ancor più vero nel linguaggio di Android in cui è necessario avere delle competenze ben radicate del linguaggio di programmazione Java.

Infatti, con il linguaggio Java programmiamo le pagine dell’applicazione. Mentre con il markup xml programmiamo la parte grafica della pagine delle applicazioni. Questo ci porta ad una conclusione semplice.

Per poter usufruire di tutte le potenzialità del framework (piattaforma) è necessario essere degli ottimi programmatori. Infatti, questo è l’unico modo per essere consapevoli delle problematiche della programmazione e come risolverle in tempi celeri.

Questo molto spesso può scoraggiare i neofiti all’approccio con la programmazione Android nativa. Ma questo non significa che si deve rinunciare a produrre la propria App con Android.

Ci sono altre metodologia per creare app Android validi attraverso lo sviluppo non nativo. Questo tipo di metodologia ha un approccio più visuale e ancora più familiare per coloro che provengono dal mondo del web design. Questa è la lista degli strumenti per lo sviluppo non nativo:

  • Apache Cordova e Steroids provengono dal know-how nello sviluppo per Internet. I fogli di stile, il cosiddetto CSS hanno permesso di rendere le applicazioni web eleganti e gradevoli agli occhi. Cosa che prima non poteva accadere con il puro HTML. Inoltre, il Javascript ha dato movimento e l’HTML5 ha rivoluzionato tutto il mondo web. Grazie a tutte queste funzionalità perché non riproporre il tutto anche in chiave mobile. Cordova è la versione open source del progetto PhoneGap. Ed ha come obbiettivo di sviluppare le cosiddette app ibride con un interfaccia sviluppata in modalità web. Queste applicazioni sono in grado di interfacciarsi con il sistema operativo mobile grazie a numerose API. Steroids è stato pensato per superare alcuni limiti individuati in PhoneGap. Ma non c’è stato bisogno di reinventare la ruota. Infatti, si fonda su Cordova. Ma è stato approfondito il legame con lo strato nativo.
  • Corona SDK è un’ambiente pensato per gestire le interazioni come per esempio i videogiochi. È stato sviluppato dai Corona Labs è non ha bisogno di nessuna conoscenza del linguaggio Java. Inoltre, propone come alternativa lo scripting in Lua. Lua è un formalismo con un approccio molto semplice. E consente di personalizzare ancora di più le proprie applicazione;
  • Unity è il più conosciuto motore per videogiochi di tutto il mondo. Questo primato è ampiamente meritato perché combina un editor visuale di altissimo livello è la programmazione ad oggetti avanzate come il C#. Per di più gestisce tutti gli altri aspetti fondamentali per i videogiochi come grafica, animazione e fisica;
  • App Inventor è di sicuro lo strumento più adatto per coloro che sono degli appassionati di tecnologia amatoriali. Anche per coloro che sono praticamente a digiuno di programmazione possono ottenere dei risultati in breve tempo. È stato sviluppato dai Google Labs come strumento per una veloce modellazione di App Android. E solo successivamente è stato dato al M.I.T. (Mechanical Institute of Technology). Le sue caratteristiche principali sono di essere molto semplice da usare e con un interfaccia molto intuitiva.

Adesso sorge una domanda. E’ meglio la programmazione nativa o non nativa. Posso dire per certo che entrambe le due tecnologie hanno i loro pro e contro.

Il processo di sviluppo nativo offre la possibilità di gestire totalmente il dispositivo senza la preoccupazione di trovare dei limiti. Ma dall’altro lato richiede una programmazione molto professionale. E si focalizza solo su una piattaforma di programmazione impedendo la portabilità sui altri mercati del mobile.

Lo sviluppo non nativo richiede una minore necessità di programmazione. Inoltre, è possibile creare delle applicazioni cross-platform che sono distribuibili in diversi sistemi operativi.

Sviluppare App Android: le fondamenta

Qualsiasi applicazione Android si divide in questi 4 componenti:

  • Activity,
  • Service,
  • Content Provider,
  • Broadcast Receveir.

Questi elementi consentono all’applicazione di integrarsi in maniera perfetta nell’ambiente Android. Prima di spiegare questi elementi è bene sottolineare i principi che stanno alla base per programmare App Android. Questi 2 principi stanno alla base di molte scelte tecniche e progettuali fatte dai progettisti di Android.

Ricordarli e tenerli a mente ci aiuta a comprendere l’ambiente Android. Vediamo adesso questi due concetti ispiratori:

  • salvaguardia delle risorse: Android è stato sviluppato per i sistemi embedded. Questo tipo di sistema storicamente ha poche risorse di memoria. Android fin dai suoi esordi è stato molto parsimonioso con la memoria. Infatti, le applicazioni Android non perdono user experience e rimangono sempre fluide. Android è molto abile nel distruggere e ricreare parti dell’applicazione senza farlo notare agli utenti. Naturalmente sarà il programmatore a gestire questo aspetto. Fortunatamente non ci sarà bisogno di un’enorme impegno. Ma sarà necessario prendere in considerazione degli accorgimenti da applicare in maniera consapevole.
  • Sicurezza: Android è figlio di Linux, e quindi ha nel suo DNA la ricerca della stabilità. Ogni applicazione è un’utente a sé stante e vive in un processo in cui viene allocata una nuova istanza della virtual machine. Questo per evitare che futuri crash delle applicazioni si propaghino in altre app del dispositivo creando cosi un’instabilità. Questo modo di “isolarsi” si riflette anche nella gestione della memoria di massa. Infatti, le applicazioni hanno un loro spazio in cui posso gestire ed elaborare i dati. Per questo motivo è assolutamente sconsigliata, per non dire vietata ogni pratica che conduca un’app ad invadere lo spazio riservata ad un’altra. Ma questo non significa che le applicazioni non possano comunicare tra di loro. Ma Android preferisce un dialogo utile tra di loro creando dei meccanismi per condividere contenuti e funzioni tra le componenti del sistema.

Android è composto da 5 elementi che regolano il flusso delle informazioni e che servono al programmatore a sviluppare l’app. Vediamoli:

  • Activity: è l’interfaccia utente. Ogni volta che si apre un’app per usarla di solito si crea un’interazione con una o più pagine di essa. Con le quali si consultano i dati di interesse o si immettono informazioni di input. Si deve sottolineare subito che la realizzazione dell’Activity è il punto iniziale di un qualunque corso di programmazione Android. Infatti, questo, è l’elemento in cui l’utente ha il contatto principale.
  • Service: questo componente svolge un ruolo opposto all’Activity. È un lavoro che viene svolo in background in cui non è necessari l’interazione con gli utenti. I Service hanno un’importanza fondamentale per programmare App Android. Essi devono predisporre i dati che le Activity devono mostrare all’utente. Consentendo una velocità maggiore al momento della visualizzazione.
  • Content Provider: nasce con l’obbiettivo di condividere dati tra le applicazioni. Il suo scopo richiama il principio di sicurezza dell’applicazione gia’ trattato un un precedente paragrafo. I Content Provider permettono nell’ambito del sistema di suddividere contenuti custoditi in un database, su file o reperibili attraverso l’accesso ad Internet. Questi contenuti possono essere adoperati da altre applicazioni senza però, invadere lo spazio di memoria di altre applicazioni. Invocando quel dialogo “sano” che è già stato spiegato in precedenza.
  • Broadcast Receiver: è un componente che reagisce all’invio di messaggio al livello di sistema. Questa reazione viene chiamata tecnicamente broadcast. Tramite il broadcast Android notifica un determinato evento come per esempio l’arrivo di un SMS, di un chiamata oppure sollecita l’esecuzione di un’azione. Questi componenti sono estremamente utili per gestire in modo istantaneo eventi di circostanze speciali.
  • Intent: è bene ricordare che un componente può attivarne altri grazie ad apposite invocazioni di sistema. Questo processo è un’intenzione e viene codificata attraverso l’Intent. L’Intent è usabile come un normale classe Java. Inoltre, è un potente strumento .

Creare un App Android: Ciclo di vita

Il parametro fondamentale per la sopravvivenza di un sistema mobile è la corretta gestione delle risorse. Il sistema Android conosce bene questo parametro. Basti pensare al funzionamento di uno smartphone. Questo dispositivo si occupa di gestire diverse funzioni, come le chiamate, gli sms, la gestione di pagine web, la gestione dei social media e per molte ore al giorno. Per di più, alcuni non lo spengono.

Bloccando in questo modo un processo che è comune nella vita di qualunque PC. Infatti, lo spegnimento ed il conseguente arresto del sistema libera la memoria e pulisce le risorse temporaneamente assegnate alle applicazioni. Ma qual’è il comportamento di Android ?

Android cercherà di tenere in vita ogni processo il più a lungo possibile. Naturalmente è possibile che in alcune condizioni ed in base alle risorse hardware a disposizione il sistema operativo è obbligato a liberare della memoria uccidendo i processi. Ma quale processo uccidere ?

Quest’azione si fonda in base a quanto quel processo sia importante per la user experience. Maggiore sarà l’importanza riconosciuta dal sistema minori saranno le possibilità che venga bloccata.

I processi possono essere classificati, in ordine di importanza decrescente:

  • Processi in foreground: sono tutti quei processi che interagiscono in modo diretto o indiretto con l’utente. Parliamo di quelle applicazioni, che ad esempio, contengono l’Activity attualmente in uso oppure i Service ad essa collegata. Questi sono processi che Android proverà a preservare in modo maggiore. Va sottolineate che anche le applicazioni in Foreground non sono del tutto al sicuro. Infatti, se il sistema non avesse più risorse sufficienti per mantenerli in vita sarebbe costretto a bloccarne qualcuno;
  • Processi visibili: non sono processi importanti come quelli in foreground ma anche loro altamente salvaguardati da Android. Hanno dei componenti ancora visibili agli utenti anche se in quel momento non vi interagiscono più. Ma svolgono un ruolo estremamente importante. Anche in questo caso abbiamo un’insieme di Activity visibili e Service ad esse collegati;
  • Processi Service: questi processi hanno dei service in esecuzione. Di solito, eseguono lavori molto utili all’utente. Anche se non sono collegati direttamente con quello che egli vede nel display. Il livello di priorità di questi processi è medio. Sono processi importanti ma non tanto quanto i processi presentati nei punti precedenti;
  • Processi in background: comprendono le Activity non più visibili agli utenti. Questi processi comprendono una categoria molto popolata. Essa è una categoria molto affollata. Comprende un grande numero di applicazioni che l’utente ha usato e poi messo in disparte, ad esempio premendo il tasto Home. Questi processi non sono considerati molti importanti. Infatti, sono degli ottimi candidati alla distruzione nel caso le risorse scarseggiassero;
  • Processi empty: questi sono processi vuoti che non hanno nessuna componente attiva nel sistema. Essi sono conservati soltanto per motivi di cache, per incrementare la velocità di riattivazione; ogni volta si rendesse necessaria. Come è facile comprendere sono i migliori candidati per essere uccisi dal sistema operativo.

Quanto tempo ci vuole per sviluppare un app ?

Abbiamo visto gli strumenti necessari per programmare app Android e i servizi online che consentono a tutti di creare la propria app Android o Ios senza essere esperti programmatori. E’ anche stato spiegato i funzionamenti che stanno alla base di un app Android. Ma rimane una domanda. Quanto tempo ci vuole per creare un’ App ?

Con i servizi che ti ho elencato nell’articolo un paio di ore sono sufficiente. Ma sono pur sempre app standard con personalizzazioni imposte dal servizio.

Per creare un app davvero professionale in media sono necessari 3 o 4 mesi. Per app molto complesse a livello di design e con molti contenuti da inserire anche 12 mesi; ma questo e’ un caso eccezionale.

Si parte dall’analisi della nicchia di mercato, allo studio del design fino arrivare alla programmazione dell’app. Sono operazioni molto complesse che richiedono tempo.

Perche’ diversamente dai servizi web che ti ho presentanto tutto il ciclo di progettazione delle app ruota intorno alle esigenza delle aziende ovvero le personalizzazioni richieste. E tutto cio’ deve ricalcare la mission aziendale.

Cosa che non e’ del tutto possibile cone delle app create tramite page buider che seppur valide e funzionanti non potranno mai eguagliare un prodotto pensato e concepito per un tipo particolare di azienda e clientela.

Quanto costa fare un app?

Se hai visitato i siti per la costruzione di app hai visto che il prezzo annuale per un’azienda di piccole dimensioni all’anno e’ abbordabile. Basta sapersi accontentare del design dato dalla software house e dalle funzioni da loro implementate.

Ma per un app professionale, progettata in ogni dettaglio e con funzioni create appositamente per una determinata azienda le cose non stanno cosi. Dietro alle app come nei siti web ci sono dei team di persone. Ognuno con le loro competenze che si ingnenano a trovare la miglore soluzione per le aziende.

Solamente lo studio del design porta via molto tempo. Un cliente che paga non ha nessuna intenzione di avere un’app copia incolla di altre.

Adesso passiamo ad una indiazione dei prezzi. Ripeto sono indicativi. Ma queste tariffe rispettano la mia decisione di lavorare con un certo tipo di cliente. Perche’ credo che un lavoro professionale e ben fatto e’ giusto anche che sia retribuito.

Si parte da un’applicazione base di circa 10 mila € ai 40 mila € per le applicazioni piu’ complesse. Mentre le applicazioni di un livello medio si aggirano sui 20 mila €.

Se hai delle domande lascia un commento.

Creare un app Android senza programmare: conclusione

Stai cercando di creare un’app Android senza alcuna conoscenza di programmazione? Se è così, sei nel posto giusto. In questo articolo parleremo di nove servizi online che possono aiutarti a creare app Android senza alcuna competenza di programmazione. Discuteremo anche dei vari casi d’uso di questi servizi e di come possono aiutarti a creare un’app di successo. Quindi, se sei pronto per iniziare a creare le tue app Android senza alcuna esperienza di programmazione, continua a leggere!

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Ultimi articoli

Che linguaggio si usa per programmare in Android?

Il Java e’ il linguaggio con cui si programmano le app Android. E’ anche il linguaggio di programmazione che ha un supporto maggiore da parte di Google. La maggioranza delle app presenti su Google Play usano questo linguaggio programmativo.

Dove programmare un app?

Non possiamo sviluppare app Android se non abbiamo l’Android SDK. Questo è il pacchetto che consente di vedere realizzati tutti in nostri programmi Android. Esso viene scaricato attraverso il download di Eclipse o Android Studio.

Quale linguaggio di programmazione dovrei imparare a creare app Android?

Java e’ il linguaggio con cui si programmano le app Android. E’ anche il linguaggio di programmazione che ha un supporto maggiore da parte di Google. La maggioranza delle app presenti su Google Play usano questo linguaggio.

Come creare un’app senza saper programmare?

Ti indico una lista di piattaforme web dove e’ possibile creare un app da zero senza la necessita’ di essere un programmatore professionista:
1. Good Barber,
2. Swiftic,
3. AppMkr,
4. Tilde App,
5. Adalo,
6. Buildfire,
7. Thunkable,
8. AppInstitute
9. Andromo.

Come creare un App Android da zero?

re ha portata di mano tutti gli strumenti di sviluppo:
1. JDK (Java Development Kit): è l’ambiente di sviluppo per la programmazione in Java. Esso è necessario per la programmazione delle App. Lo puoi scaricare dal sito della Oracle.
2. IDE (ambiente di sviluppo integrato): in questoambiente sono presenti gli strumenti necessari per il programmatore. Per la programmazione Android puoi usare Eclipse o Android Studio; entrambe queste soluzioni sono valide.
3. Android SDK

Quanto tempo ci vuole per creare un app?

Per creare un app davvero professionale in media sono necessari 3 o 4 mesi. Per app molto complesse a livello di design e con molti contenuti da inserire anche 12 mesi; ma questo e’ un caso eccezionale.

Come fare un app e guadagnare?

Andromo e’ anche conosciuto per la sua funzione di guadagno. Ti concesente di guadagnare attraverso la propria rete pubblicitaria e quella di AdMob ogni volta che pubblichi nuove app.

Come si crea un app per Android gratis?

App Inventor è di sicuro lo strumento più adatto per coloro che sono degli appassionati di tecnologia amatoriali. Anche per coloro che sono praticamente a digiuno di programmazione possono ottenere dei risultati in breve tempo. È stato sviluppato dai Google Labs come strumento per una veloce modellazione di App Android. E solo successivamente è stato dato al M.I.T. (Mechanical Institute of Technology). Le sue caratteristiche principali sono di essere molto semplice da usare e con un interfaccia molto intuitiva.

Quanto costa fare un app?

Si parte da un’applicazione base di circa 10 mila € ai 40 mila € per le applicazioni piu’ complesse. Mentre le applicazioni di un livello medio si aggirano sui 20 mila €.

Andrea Barbieri
Andrea Barbieri

Sono Andrea Barbieri titolare della BTF Traduzioni SEO Sviluppo Web. La mia azienda si occupa di Consulenza SEO, realizzazione siti web, sviluppo app, traduzioni professionali, localizzazione siti web e Web Marketing. Insieme al mio team metto al servizio delle aziende la mia formazione tecnica e linguistica nel settore della Information Technology, sviluppo siti web e App e Web Marketing. Trovando le migliori soluzioni digitali e linguistiche con il minor costo possibile.

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